Secondo le stime preliminari per gennaio 2022 pubblicate dall’Istituto nazionale di statistica (Istat), il tasso di inflazione in Italia ha raggiunto il massimo da 26 anni del 4,8% principalmente a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia.
“L’indice nazionale dei prezzi al consumo (CPI) per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, è aumentato dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (dal +3,9% del mese precedente)”, l’Istat stime preliminari mostrare.
Il motivo principale è l’aumento dei prezzi dell’energia che, secondo l’istituto, sono passati dal +29,1% di dicembre al +38,6%. L’incremento maggiore riguarda i prezzi dell’energia regolamentati (da +41,9% a +93,5%). I prezzi dell’energia non regolamentati sono leggermente aumentati da +22,0% a +23,1%.
Con il food si registra un aumento sia dei prodotti trasformati (da +2,0% a +2,4%) sia di quelli grezzi (da +3,6% a +5,4%).
Nonostante la pandemia, i servizi ricreativi, culturali e di cura della persona sono passati dal +2,3% al +3,5%.
L’unico calo dei prezzi è stato registrato nei servizi di trasporto, che sono passati da +3,6% a +1,4%.
L’Italia sta attualmente cercando di trovare una soluzione strutturale all’aumento dei prezzi del gas. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, in cui quest’ultimo ha affermato che le forniture di gas russo continueranno ad arrivare in Italia senza interruzioni.
(Eleonora Vasques | EURACTIV.com)
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