“L’Inter è ormai un punto di riferimento del calcio italiano”


L’ex difensore dell’Inter Pepe Bergomi è stato collegato a un trasferimento lontano dagli altri in Italia, secondo un rapporto dell’Italian Broadcasting Corporation.

Quando si parla Sky Sport, Attraverso Stagisti FC“Sebbene sia difficile per l’Inter creare un ciclo di dominio simile a quello vissuto negli anni dalla Juventus, di certo ormai sono un punto di riferimento in Italia”, ha spiegato Pepe Bergomi.

È difficile stabilire un nuovo ciclo perché se pensiamo al ciclo creato dalla Juventus nel calcio moderno, è impensabile.

Ma questa volta l’Inter, quello che ha fatto l’anno scorso e quello che sta facendo quest’anno, compresa la finale di ieri, è una squadra forte, lo sa, è una svolta per il nostro campionato.

Alla domanda su quale allenatore dovrebbe ottenere più valore per questa attuale squadra eccezionale dell’Inter. Pepe ha suggerito di dividerlo tra Bergomi, Luciano Spalletti, Antonio Conte e Simone Inzaki perché tutti avevano un ruolo da svolgere nell’aiutare il club e la squadra attuale.

“Le qualificazioni vanno separate. È iniziato con l’Inter Spalotti, con cui ha ottenuto due quarti nell’ultimo minuto di andare in Champions. Bisogna partire dalle retrovie.

Poi Conte riesce a dare alla sua squadra Antonio Conte tanta firma e stile di gioco in poco tempo.

“In questa squadra penso che abbiamo parlato molto di Prosovich, dobbiamo tenere conto di un giocatore che dà l’imprevedibilità di Boston.

“Ti fa capire quanto è bravo. Il merito però è dell’allenatore e della società che ha fatto meglio.

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Pepe Bergomi ha elogiato molto il difensore dell’Inter Alessandro Bastoni, che recentemente si è ispirato alla difesa nerazzurra. Molti vedono in Alessandro Bastoni il futuro della difesa della nazionale italiana, ma non è così facile.

“La Nazionale gioca in modo diverso, quindi per Pastoni è difficile perdere la posizione e lanciarsi. È il difensore moderno che tutti cercano oggi.

“Gioca con il pericolo, ma da quel pericolo l’Inter si ritrova in campo e in condizioni favorevoli. Senza strappare nulla a Bonucci e Siellini, non c’è dubbio che il ruolo da titolare per l’Italia arriverà molto presto per questo ragazzo.


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