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MILANO (Reuters) – Unicredit (CRDI.MI) sta valutando la possibilità di tagliare circa 3.000 posti di lavoro attraverso uscite volontarie nell’ambito di un nuovo piano strategico che la banca italiana dovrebbe presentare il 9 dicembre. Lo riferiscono due fonti vicine alla vicenda.
Le fonti hanno affermato che la maggior parte dei tagli di posti di lavoro riguarderà le posizioni delle aziende, aggiungendo che il numero è ancora provvisorio perché la banca non avvierà le trattative con i sindacati fino a quando il piano non sarà rivelato.
UniCredit, che l’anno scorso ha perso il titolo di banca n. 1 in Italia a favore di Intesa Sanpaolo (ISP.MI) quando è subentrata la rivale di livello medio UBI, ad aprile ha assunto il banchiere d’affari Andrea Orsel come nuovo CEO per sostituire Jean-Pierre Mostir . .
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Intesa ha dichiarato questo mese di aver concordato con i sindacati 2.000 partenze anticipate e 1.100 nuovi dipendenti in vista di un nuovo piano d’azione previsto per febbraio.
UniCredit, che opera in 13 mercati tra cui Germania, Austria ed Europa dell’Est, impiega 87.102 dipendenti a livello globale, di cui circa 36.000 in Italia. Le riduzioni raggiungeranno il 3,4% della forza lavoro totale di UniCredit.
In Italia, dove gran parte dei tagli sarà concentrata a causa del suo peso relativo in UniCredit, le banche licenziano persone solo su base volontaria e solitamente attraverso costosi piani di prepensionamento.
Negli ultimi anni, l’obiettivo dei sindacati bancari italiani negli accordi sulla cassa integrazione è stato quello di sostituire la metà delle persone che hanno smesso di lavorare con dipendenti più giovani.
Il precedente piano di UniCredit, presentato a dicembre 2019 e previsto fino al 2023, prevedeva di tagliare 8.000 posti di lavoro, portando a 1,6 miliardi di euro di commissioni di ristrutturazione.
Dopo le trattative con i sindacati a seguito del piano, UniCredit ha concordato ad aprile 2020 con i sindacati italiani 5.200 uscite volontarie nel Paese, parzialmente compensate da 2.600 nuovi dipendenti.
Quando è stato assunto nel 2016 per riportare in vita UniCredit, Muster ha tagliato 14.000 posti di lavoro nell’ambito del suo primo piano quadriennale.
Martedì, fonti separate hanno affermato che UniCredit sta esaminando la razionalizzazione dei progetti assicurativi congiunti in Italia e sta discutendo l’estensione dell’opzione per assumere il pieno controllo di una joint venture con la francese CNP Assurances (CNPP.PA). Per saperne di più
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(Segnalazione di Valentina Zsa) Montaggio di David Evans e Mark Potter
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